top of page

Cinque motivi per cui studiare cinese

Volete apprendere una nuova lingua ma non sapete quale? È da anni che pensate di iniziare a studiare cinese ma non siete sicuri sia la scelta giusta? Ecco alcuni motivi per cui studiare cinese.


1. Millenni di storia

Grande quanto un continente, la Cina è ad oggi il Paese più popoloso del mondo ed è una delle civiltà più antiche ancora attive. La sua storia inizia nel Neolitico, intorno al 7000 a.C. con i primi insediamenti umani lungo le sponde del Huang He (Fiume Giallo). È solo nel 3000 a.C. che sorsero le prime città, nacque la scrittura e si avviò il sistema delle dinastie regnanti a cui seguì il periodo dell’antica Cina (2100 a.C.), l’unificazione dell’Impero Qin (221 a.C.), il periodo imperiale finito con la caduta della dinastia Qing nel 1911 e la Cina repubblicana (1912-1949), per arrivare così alla Cina che conosciamo oggi.


2. È la lingua più parlata al mondo

Oltre a rimanere affascinati dalla storia della Cina e dalla sua cultura così diversa da quella occidentale, imparare il cinese può essere un’interessante sfida con voi stessi.

La lingua cinese 汉语 (hàn yǔ) è la prima al mondo per numero di madrelingua, vanta la cifra di 1,3 miliardi di parlanti. Data la vastità del territorio, per secoli le comunicazioni sono state difficili, non solo verso gli altri Paesi, ma anche tra i popoli interni a causa dei numerosi dialetti che si sono creati nel corso dei secoli. Così nel II secolo a.C. l’imperatore della dinastia Qin, l’unificatore dell’Impero (quello dell’esercito di terracotta e della Grande Muraglia), per poter meglio governare rendendo comprensibili gli editti unificò i caratteri, fissando quelli comuni a tutto il Paese. Ancora oggi se i dialetti sono un impedimento alla comprensione, basta scrivere i caratteri per capirsi.

Tra i tanti dialetti, la lingua ufficiale parlata alla televisione e insegnata nelle scuole è il dialetto di Pechino, chiamato mandarino dagli occidentali e 普通话 (pǔ tōng huà), che significa “lingua comune”, dai cinesi.


3. La grammatica è semplice

Il sistema di scrittura cinese risale a oltre 4000 anni fa ed è tra i più antichi ancora usati al mondo. Esso non è basato su lettere, ma su ideogrammi chiamati 汉字 (hàn zì), per mezzo dei quali ogni simbolo corrisponde ad un morfema o ad una parola. Un’altra caratteristica sono i 5 toni che la rendono una lingua tonale, ciò significa che ogni variazione di tono di una sillaba determina il significato o l'appartenenza ad una classe grammaticale, ed infatti, le parole cinesi sono differenziate non solo da suoni consonantici e vocali, ma anche dall'intonazione con cui esse vengono espresse. Il mandarino presenta una struttura molto semplice in quanto non ci sono articoli e nemmeno la distinzione tra singolare/plurale, maschile/femminile e così come per la maggior parte delle lingue occidentali la frase si costruisce seguendo l’ordine SVO (soggetto-verbo-complemento).


4. Un piccolo segreto

La rivoluzione linguistica del 1958 ufficializzò la lingua scritta, semplificando i caratteri e introducendo i “pin yin”, 26 lettere impiegate con l’intento di romanizzare i caratteri del mandarino.

Composta da 10mila caratteri può sembrare impossibile da imparare, ma come saprete il numero di parole comunemente usate è inferiore e nel caso del cinese mandarino parliamo di circa 5000 caratteri. Per essere in grado di leggere un giornale vi basterà conoscerne 2-3000. Ad ogni modo, non spaventatevi per il grande numero, questi caratteri nascondono un “segreto”: ognuno è composto da parti che si ripetono, chiamati radicali, essi sono 214 e a loro volta sono formati da 28 tratti, ossia segni lasciati sul foglio senza staccare la penna. Vi sembra più facile adesso imparare il cinese?

Dovete sapere che i caratteri cinesi non sono solo semplici segni sul foglio, ma vengono considerati una forma d’arte e la calligrafia stessa è un modo di dipingere con le parole. Da qui nasce la capacità dei calligrafi cinesi di capire la vostra personalità dal modo in cui scrivete.


5. Un investimento per il futuro

La conoscenza del cinese non è solo per coloro che vogliono trasferirsi o studiare in Cina, essa è anche un arricchimento del proprio curriculum e facilita l’assunzione in molte aziende, soprattutto se avete interesse a lavorare con l’Oriente. Lo sapevi che in molti Paesi asiatici il cinese è studiato come seconda lingua? È un’opportunità che apre le porte del mondo del lavoro, sia grazie alla sua enorme diffusione sia perché la Cina è considerata una delle principali potenze economiche mondiali. Conoscere il cinese, infatti, vi consentirà di arrivare a moltissime persone e, di conseguenza, di concorrere per numerose opportunità professionali. Oltre ai vantaggi legati al mondo del lavoro, lo studio di questa lingua vi porterà a scoprire una cultura davvero affascinante, ricca di usi, costumi e tradizioni che da sempre affascinano e incuriosiscono.


Come valutare il vostro livello di cinese o quali obiettivi raggiungere? Attraverso l’esame di certificazione linguistica cinese: HSK, Hanyu Shuiping Kaoshi. Formato da 6 livelli è l’unica certificazione ufficiale riconosciuta dello stato della Cina. Partendo dalla conoscenza di minimo 150 caratteri (primo livello) si arriva a padroneggiarne oltre 5000 (sesto livello).


Non ci resta che augurarvi in bocca al lupo se deciderete di intraprendere questo cammino.



🌐Seguici sulla nostra pagina Instagram @nuoveviedellaseta (https://www.instagram.com/nuoveviedellaseta/)

🌐Seguici sulla nostra pagina Facebook Nuove Vie della Seta (https://www.facebook.com/nuoveviedellasetaitalia)

bottom of page