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In Cina, il quindicesimo giorno del settimo mese del calendario lunare si celebra la cosiddetta “Festa degli Spiriti” (che in cinese è conosciuta con diversi nomi: zhōngyuánjié中元节, guǐjié 鬼节 o yúlánpénjié 盂兰盆节 per la traduzione buddista). In generale, questo mese coincide con l’apertura del cancello del regno dei morti e dunque con l’arrivo sulla terra di quelli che vengono definiti "fantasmi affamati” (èguǐ 饿鬼). In questo periodo quindi, i cinesi sono soliti rispettare alcuni riti, al fine di riservare ai propri cari defunti una calorosa accoglienza. Fuori delle case e talvolta anche in prossimità delle attività commerciali, vengono allestiti dei piccoli altari con diverse prelibatezze (zhōngyuánjié bàibài jìpǐn 中元节拜拜祭品), sistemati sui marciapiedi, con lo scopo di soddisfare l’appetito degli spiriti e far sì che essi non entrino nelle abitazioni. In questo modo, le anime dei cari scomparsi potranno trovare un caloroso punto di ristoro dopo l’impegnativo viaggio.


Inoltre, un altro rituale molto importante è quello della combustione di oggetti di cartapesta che riproducono beni materiali (quali capi di abbigliamento, oggetti di tecnologia, case, automobili, denaro, ecc.) che si spera potranno essere utilizzati nell’aldilà dai propri cari. Se ci si reca in Cina in questo periodo, sarà dunque molto facile vedere ai bordi delle strade persone intente a bruciare oggetti di carta (shāozhǐ 烧纸), anche se, vista la difficile situazione ambientale e l’attenzione sempre maggiore della Cina per l’inquinamento atmosferico, nella maggior parte delle metropoli questo rituale è stato recentemente vietato

Proprio per questo motivo forse, tale festività è più sentita nei villaggi o nelle città più piccole, luoghi ideali in cui poter vivere la magia tanto solenne quanto mistica che avvolge questa giornata. Il quindicesimo giorno del settimo mese lunare, al calare del sole, si organizza un abbondante banchetto, durante il quale si apparecchia e si aggiunge una sedia anche per gli spiriti dei propri antenati che, secondo la credenza, si recheranno in visita dai propri parenti vivi.


Spesso, per semplificare, si sente dire che “la Cina ha due Feste dei morti”. In realtà, è importante differenziare questa giornata con quella del Qingming (qīngmíngjié 清明节), celebrata 104 giorni dopo il solstizio d’inverno e che nel calendario gregoriano cade solitamente tra il 4 e il 5 aprile. Questa festa viene spesso tradotta come “Giorno della Pulizia delle Tombe” e in effetti, in quest’occasione non sono i defunti che dall’aldilà tornano nel mondo dei vivi, ma sono i parenti che si recano alle tombe dei propri cari per omaggiarli.

Il settimo mese lunare, quello dei fantasmi, è caratterizzato da una serie di tabù e superstizioni che, secondo la tradizione, è importante rispettare. È opportuno evitare di uscire dopo il tramonto (perché in questo momento della giornata gli spiriti si incontrano tra di loro ed è consigliabile non disturbarli), non fare traslochi (per evitare che l’anima di un proprio caro arrivi nell’abitazione sbagliata), non nuotare (nell’acqua si potrebbe essere assaliti da spiriti smarriti), non sposarsi e non aprire una nuova attività (perché la possibilità di fallire è molto alta). Inoltre, è consigliabile rispettare alcune accortezze nell’abbigliamento e nel trucco: i colori rosso e nero ad esempio, si ritiene che attirino i fantasmi, mentre un maquillage cupo e uno smalto scuro potrebbero far correre il rischio alle donne che gli spiriti le scambino per una di loro.

In ogni caso, aldilà delle superstizioni che potrebbero farlo sembrare un periodo inquietante, il mese della Festa degli Spiriti è caratterizzato da culto, rispetto e compassione per i propri antenati. Proprio per questo motivo, i cinesi insistono molto sull’importanza di continuare a mantenere viva questa tradizione anche tra le nuove generazioni.

Alla fine del settimo mese lunare, i canti dei sacerdoti taosti avvertono gli spiriti che è giunto il momento di tornare nel mondo dell’aldilà, dove rimarranno per un altro anno.

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