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Le bandiere dell'Impero cinese

Per tutta l’epoca imperiale della Cina le dinastie regnanti non sentirono l’esigenza di avere una bandiera nazionale, ma esistevano stemmi ed emblemi generalmente usati in guerra o nelle spedizioni. Queste bandiere tendevano ad esser triangolari o rettangolari e spesso riportavano il nome in caratteri cinesi dei sovrani o dei generali.


La prima bandiera nazionale ufficialmente istituita in Cina risale alla fine della dinastia Qing (1889-1912), quando a seguito delle prime missioni diplomatiche per negoziati e trattati con l’Occidente sorse la necessità di avere una bandiera a rappresentare l’Impero.

Conosciuta come la bandiera gialla del drago fu approvata dall’imperatrice vedova Cixi nel 1862 e rimase in uso fino alla proclamazione del governo provvisorio della Repubblica di Cina a Nanchino.

Quest’ultima il 10 gennaio 1912 approvò una nuova bandiera nazionale a cinque colori, scelti per simboleggiare i principali gruppi etnici della Cina: il rosso per gli Han, il giallo per i Manciù, il blu per i Mongoli, il bianco per gli Hui e il nero per i Tibetani.


Tuttavia, non ci volle molto prima che la bandiera venisse nuovamente cambiata.

Dal 1928 al 1949 la bandiera nazionale fu quella con il cielo blu, il sole bianco e la terra rossa, proposta da Sun Yat-sen. I colori richiamano il Partito Nazionalista Cinese:

il blu è il colore del partito e rappresenta l’ambizione della nazione, il bianco simboleggia la purezza degli ideali e l’uguaglianza dei diritti civili, mentre la terra rossa è la passione, la dedizione del partito e anche la fratellanza e la forza del popolo cinese.


In fine si giunse all’attuale bandiera, quella con lo sfondo rosso e le cinque stelle gialle, una più grande e quattro più piccole, poste nell’angolo in alto a sinistra. Fu disegnata da Zeng Liansong, un economista di Shanghai, che nel luglio del 1949 partecipò al bando di concorso indetto dal Comitato Preparatorio della Conferenza Politica Consultiva del Popolo per scegliere la bandiera nazionale della neonata Repubblica Popolare Cinese. Dopo qualche settimana di prove Zeng presenta la sua versione, una bandiera rossa a stelle gialle, il cui semplice disegno ebbe la meglio su circa tremila concorrenti. Fu così che il 27 settembre 1949 la bandiera chiamata 五星红旗 (wǔ xīng hóng qí), tradotto in “bandiera rossa a cinque stelle”, divenne la bandiera ufficiale della Repubblica Popolare Cinese.

Esistono diverse interpretazioni in merito agli elementi che compongono la bandiera, una delle più comuni vede nella stella grande il Partito e la madrepatria, mentre le altre stelle rappresentano le quattro classi sociali del Paese: operai, contadini, studenti e soldati. Questi cinque elementi insieme simboleggiano l’unità del popolo cinese. Anche la scelta dei colori non sembra essere casuale, il rosso e il giallo, infatti, richiamano il Partito Comunista Cinese e in particolare il rosso vuole rappresentare la rivoluzione.



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